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			 Si informano gli iscritti che è stato presentato al Senato il Disegno di Legge di delega per la riforma della disciplina degli ordinamenti professionali, approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 settembre 2025. 
			  
			Il DDL, che si compone di 3 articoli, mira a riorganizzare in modo organico il sistema delle professioni regolamentate in Italia, tra cui l’ordine dei consulenti in proprietà industriale, con l’obiettivo principale di adeguare il quadro normativo alle trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche, garantendo autonomia, qualità e competitività ai professionisti. 
			  
			Richiamiamo l’attenzione sull’art. 2 del DDL che illustra principi e criteri direttivi che dovranno guidare il legislatore. Tra di essi si evidenzia la necessita di valorizzare il ruolo sociale ed economico delle professioni regolamentate ed il riconoscimento del contributo da esse apportato allo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese e di garantire l’indipendenza e l’autonomia intellettuale del professionista con la finalità di definire le attività professionali riservate o comunque attribuite anche in via non esclusiva a ciascuna professione. 
			  
			Il DDL, tra le varie attività, pone altresì la necessità di ridefinire la disciplina della formazione continua, che deve garantire l’opportuno aggiornamento degli iscritti negli albi e l’elevazione della qualità della prestazione professionale, riordinare il regime delle incompatibilità e prevedere modifiche e integrazioni della disciplina delle società tra professionisti. 
			  
			Da ultimo il secondo comma dell’art. 2 prevede che, qualora i decreti legislativi facciano rinvio a disposizioni di attuazione, le stesse potranno avere la forma di regolamenti del Consiglio nazionale competente oltre che di atti normativi secondari del Governo o del Ministro vigilante (questi ultimi da adottarsi previo parere da parte del relativo Consiglio nazionale). 
			  
			Il Governo sarà delegato ad adottare i decreti legislativi attuativi entro 12-24 mesi dall’entrata in vigore della legge, previo parere del Parlamento. 
			 La riforma, nel suo complesso, rappresenta un’occasione per l’Ordine di valorizzare la professione, le competenze e il valore dei consulenti in proprietà industriale, contribuendo alla modernizzazione del sistema professionale italiano, al rafforzamento della sua credibilità e al pieno allineamento con gli standard europei, in un contesto di innovazione tecnologica e di crescente domanda di competenze qualificate. 
			  
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