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Comunicazioni agli iscritti

COMUNICAZIONI RIGUARDANTI I RAPPORTI DI RICERCA PER LE DOMANDE ITALIANE

Alcuni richiedenti o consulenti hanno di recente contattato direttamente l'EPO in merito a ritardi nell'emissione dei rapporti di ricerca oppure per sollevare obiezioni in merito al contenuto del rapporto.

Il ripetersi di questi casi è stato segnalato in via ufficiale dall'EPO all'UIBM con l'invito ad attenersi a quanto previsto dall'Accordo stipulato fra i due uffici: l'art. 4(1) prevede infatti che nello svolgimento delle attività previste dall'Accordo l'EPO dovrà avere contatti esclusivamente con l'UIBM, mentre nessun contatto è previsto con altre autorità brevettuali, i richiedenti o terze parti. I ritardi nell’emissione del rapporto di ricerca vengono monitorati dall'UIBM ed un sollecito viene inviato all’EPO per tutte le domande per cui il rapporto di ricerca non è stato ancora emesso allo scadere del nono mese dal deposito (tale termine è previsto dall’art. 9 dell'Accordo citato). Eventuali solleciti fatti dai consulenti direttamente all'UIBM, via telefono o email, sono gestiti tempestivamente dalla Dott.ssa Guglielmetti in collaborazione con l’EPO al fine di assicurare la corretta esecuzione dell’Accordo stesso. Tale attività ha portato negli ultimi due anni a far sì che i ritardi nell’emissione del rapporto di ricerca interessino ormai un numero limitato di domande. Anche eventuali obiezioni riguardanti il contenuto del rapporto di ricerca segnalate da consulenti all'UIBM sono state tempestivamente inoltrate all’EPO, che ha sempre provveduto a fornire risposte in merito.

Al fine di assicurare l'efficace svolgimento di tale attività di sollecito e verifica, è dunque imperativo che tutte le comunicazioni riguardanti i rapporti di ricerca sulle domande italiane siano inviate all’UIBM all'indirizzo contactcenteruibm@mise.gov.it o, eventualmente, all'indirizzo di posta elettronica della Dott.ssa Guglielmetti loredana.guglielmetti@mise.gov.it e non già direttamente all’EPO.

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